Si è parlato di calcio, soprattutto di quello che potrà essere lo scenario futuro per la Serie D, i dilettanti e la nostra Virtus Ciserano Bergamo. Alla trasmissione Calcio e Pepe su Seilatv in studio è stato ospite il consigliere rossoblù Olivo Foglieni: diversi i temi trattati nel corso della puntata, nella quale si è parlato anche della nostra società.
“Io e tutti gli altri soci ci siamo riuniti perché condividiamo il desiderio di andare avanti e portare una ventata di ottimismo, ma con razionalità.
Serve un percorso, un metodo che ci dia la consapevolezza di ciò che possiamo o non possiamo fare e non spetta a noi tracciarlo; ci sono le federazioni che devono dirci come comportarci per mettere in sicurezza lo sport. La voglia e la mentalità della nostra compagine sono assolutamente positive”
“Faremo il possibile per ricominciare con maggiore consapevolezza e all’interno delle nostre possibilità. Ci sono responsabilità da programmare e gestire e, di conseguenza, abbiamo bisogno che la nostra federazione ci dica qual è il tracciato da seguire. Noi possiamo metterci desiderio e volontà, ma dobbiamo sapere come comportarci e non spetta a noi deciderlo.
Abbiamo la responsabilità di ogni genere su atleti, ragazzi e bambini, su collaboratori e sulla collettività tutta. Ad oggi se un ragazzo o bambino contraesse malauguratamente il virus potremmo essere tacciati penalmente e chiamati a risponderne d’infortunio. Certi aspetti vanno gestiti ed analizzati, non solo a livello di prima squadra. È paradossale parlare di mercato quando non si ha ancora idea del futuro di questa stagione e di quelle a venire”.
“Il settore giovanile è il cuore del nostro progetto nonché il nostro punto di forza ed oggi, per iscrivere una società alla Serie D c’è bisogno del settore giovanile. Come possiamo garantire ad una madre la sicurezza e l’incolumità del proprio figlio? Come dovremo organizzare le trasferte senza la possibilità di usare il pulmino in cui i giovani sarebbero molto vicini? Ci dovremo muovere con 20 macchine? Sembrano tutte domande banali, ma non lo sono quando si hanno più di 550 atleti da gestire. La ripartenza implica coscienza e conoscenza, organizzazione e lavoro di squadra. Faremo del nostro meglio per garantire in primis la sicurezza e la salute di tutti dentro e fuori dal campo.
Riguardo a questa emergenza, il nostro territorio è stato flagellato. Un periodo molto triste. La speranza è che questa situazione possa trasformarsi in un momento di rilancio e di coesione fra tutte le parti sociali. Di positivo c’è la possibilità di riassaporare diversamente il tempo trascorso in famiglia, dedicargliene di più ed in modo più speciale; riassaporare i piaceri più genuini della vita e capire cosa veramente conti nella vita di ognuno di noi”.
“Sono, come tutti all’interno della nostra società, dell’idea di chiuderla qui e ricominciare da capo con una nuova stagione. Stoppare sì, ma dando la possibilità a chi è in testa o secondo in classifica di poter salire di categoria. Per quanto riguarda le retrocessioni, bisognerebbe forse prendere in considerazione i punti di distacco e pensare ad una gara secca di playout, ma non sta a noi decidere”.
“La nostra è stata un’annata complicata. Unire due società importanti come la Virtus Bergamo ed il Ciserano non è stato semplice. Dal punto di vista agonistico, il mio voto è 6. Dal punto di vista societario, invece, 8 o 9. Passato il primo anno di conoscenza ed assestamento sicuramente potremo fare tanto di più, noi ci crediamo sempre”.
A cura di Davide Rota
